Archivi del mese: Maggio 2010

Il finale di Lost: la Faq per capirci qualcosa in più

di Simone Conte

Lost è finito: per sempre. Come se non bastasse questo a scatenare scene di disperazione collettiva, la serie ha salutato i suoi aficionados con un finale pensato ad hoc per far discutere, e che da subito ha dato il via alla costituzione dei due partiti: i delusi e i soddisfatti. Lo show che ha caratterizzato una decade di produzione televisiva è arrivato al capolinea con un certo affanno, ma ha chiuso con quello che per alcuni è stato il colpo di coda finale e per altri lo sbracamento definitivo. Ciò che accomuna delusi e soddisfatti è invece una certa confusione, la Faq che segue tenta di rimettere un po’ di cose al loro posto. Chi segue la serie in italiano e non ha ancora visto il finale farebbe bene a non proseguire oltre questo punto. Continua a leggere

Fabrizio De André, si conclude la tappa romana della mostra

di Lisa Simonetti

Nello splendido scenario dell’Ara Pacis, dal 24 febbraio è approdata a Roma la mostra dedicata al grande Fabrizio De André. Anche la capitale, dopo Genova e Nuoro, ha reso omaggio al cantautore più rivoluzionario, impegnato, burlesco e disilluso che il panorama musicale italiano abbia mai avuto. Ideata da Studio Azzurro, gruppo nato nel 1982 e divenuto uno dei maggiori gruppi internazionali di video arte, Fabrizio De André. La Mostra si snoda secondo un percorso multimediale attraverso cui ogni spettatore può entrare in contatto con quello che è stato l’universo di Faber, caratterizzato da libertà, amore, donne, anarchia, emarginazione, sconfitte, ricerche musicali che lo hanno fatto conoscere e amare da intere generazioni. Continua a leggere

Essere registi in Iran: Jafar Panahi

di Valeria Mencarelli

Forse non tutti riusciranno ad associare un viso al nome di Jafar Panahi, ma tutti dovremmo conoscere la sua storia. E invece il festival di Cannes finisce e si lascia dietro solo le solite polemiche, gli inutili sfarzi e qualche dichiarazione a sorpresa. Nulla in contrario al bravissimo e premiato Elio Germano, fiore all’occhiello della generazione attuale di attori italiana, che spezza una lancia a favore di noi italiani “che cerchiano di rendere l’Italia un posto migliore nonostante la sua classe dirigente” e crea scalpore. Ma l’unica che si è ricordata di menzionare il regista iraniano e la sua ingiusta prigionia è stata l’attrice Juliette Binoche. Continua a leggere

Piccolo e indipendente: è l’editore di Culture Pop

di Maria Cristina Tora

Forse farà parte degli inflazionati 30mila eventi che ogni anno in Italia si propongono di fare cultura o semicultura, come preferisce chiamarla il giornalista e critico letterario Filippo La Porta nell’interessante spunto di riflessione sul concetto odierno di cultura oggi, offerto sulla rivista on line Origine, scritture in movimento. Ma Culture Pop, il festival di editoria indipendente che si è svolto a Cisterna di Latina dal 20 al 23 maggio ha dimostrato di avere una marcia in più: esaltare i produttori di cultura di dimensioni medio piccole e, soprattutto, indipendenti per dimostrare che la cultura che esce dalle stamperie delle cosiddette major non è certamente migliore delle etichette emergenti. Anzi. Continua a leggere