Archivi categoria: Libri

Novità in libreria: è arrivato XY di Sandro Veronesi

di Maria Cristina Tora

È uscito ieri il nuovo libro di Sandro Veronesi, intitolato XY ed edito da Fandango che, in oltre 400 pagine sintetizza thriller, mistero e società. La storia si svolge in un paese di sole quarantadue anime e i protagonisti sono don Ermete, Zeno e Sauro che, all’inizio si trovano davanti ad un albero ghiacciato, di un rosso vivo, pulsante, intriso di sangue. Un albero che ai suoi piedi, sotto la fredda coltre di neve, nasconde undici corpi esanimi, morti per undici cause diverse. E così, improvvisamente, gli abitanti di quel piccolo villaggio dimenticato dal mondo fino a un minuto prima della tragica scoperta, viene improvvisamente catapultato sotto gli occhi di tutti attraverso la macchina mediatica. Da quel momento la loro vita non sarà più la stessa. Da semplici testimoni del male, diventano i protagonisti dimenticati di questa storia, e tutti insieme scivolano nella follia. Continua a leggere

Per l’alto mare aperto: viaggio alla fine della modernità con Eugenio Scalfari

di Maria Cristina Tora

Per l’alto mare aperto, edito da Einaudi, è l’ultima fatica di uno dei maggiori intellettuali viventi in Italia e simbolo di un giornalismo in via di estinzione: Eugenio Scalfari.

“Questo libro è la rivisitazione della modernità […] Un’epoca durata quattro secoli, mai simile a se stessa, sempre in cerca di sperimentare il nuovo, di allargare il respiro delle generazioni, di modificare l’identità senza smarrire la memoria”, così l’autore scrive nell’epilogo concludente il suo libro in cui ripercorre quattrocento anni di pensiero filosofico e letterario sull’epoca moderna. Tra i vari concetti approfonditi nel libro, ce ne sono alcuni che prevalgono facendo da filo conduttore che sono linguaggio, barbari e imbarbariti. Naturalmente il primo da cui cominciare è quello “macro” di modernità. Scopriamoli insieme attraverso le parole usate dal fondatore di “La Repubblica” per presentare la sua opera.

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Il Patto: il libro per conoscere e capire la trattativa Stato-Mafia

 di Maria Cristina Tora

In questi giorni c’è una parola che si ripete con frequenza sui giornali e nella rete: è la parola “trattativa”. Termine che rimanda all’ignobile compromesso tra Stato-Mafia che con qualche probabilità, come sta ipotizzando la Procura di Caltanissetta alla luce di presunte importanti novità, è stato quello che ha ucciso il giudice Borsellino.

Per capire meglio cos’è la trattativa, cosa l’ha generata e i suoi sviluppi può essere molto utile leggere il libro Il Patto di Nicola Biondo, giornalista de L’Unità e Sigfrido Ranucci, giornalista di Report.  Continua a leggere

L’arte del viaggio nel dialogo immaginario di Andrea Semplici con Ryszard Kapuściński

di Maria Cristina Tora

Che lo si faccia all’interno della propria anima come diceva Confucio oppure intorno al mondo, il modo per allargare le proprie conoscenze è uno solo: viaggiare. Ogni volta che si parte per una nuova mèta non si è solamente in direzione di un nuovo luogo ma ci si sta dirigendo verso nuove persone e culture, nuovi ambienti e panorami. Si incontrano umanità diverse che a loro volta penetrano la nostra, arricchendola. “Più si conosce il mondo, più ci rendiamo conto della sua inconoscibilità e sconfinatezza: non tanto in senso spaziale, ma nel senso di una ricchezza culturale troppo vasta per poter essere conosciuta”, come ha scritto nel suo libro Autoritratto di un reporter  Ryszard Kapuściński, il  più grande cronista itinerante di tutti i tempi, che dei suoi viaggi ha raccontato sempre il lato più umano. Ed è proprio ispirandosi a lui che il giornalista e viaggiatore Andrea Semplici ha voluto approfondire questo concetto artistico del viaggiare nel libro In viaggio con Kapuściński. Dialogo sull’arte di partire.

Sono pagine toccanti, edite dalla casa editrice Terre di Mezzo, in cui il giornalista racconta un suo immaginario dialogo con Kapuściński, al quale sembra che lo leghi un segno del destino: entrambi hanno emesso il primo vagito il giorno 4 marzo, anche se in anni diversi naturalmente.

Ed entrambi sono stati dotati della passione per l’esplorazione di nuove realtà, mossa dalla sana curiosità di osservare, ed annotare, come muta l’Uomo al mutare della latitudine in cui si trova. Mescolando la sensibilità sociale e il piacere per l’estetica, nel senso più generale, con il lavoro giornalistico inteso come missione. “Fare il reporter […] è un modo di vedere il mondo: un modo di vedere che non cambierei mai con nessun altro”, diceva Kapuściński.

Una filosofia che sembra aver fatto propria anche Semplici. È sufficiente dare un occhiata al suo sito e al suo blog per rendersi conto di quale sia il suo pensiero sul giornalismo, sul viaggiare e perché lo consideri un’arte. Per Andrea Semplici un viaggio lo si comincia a realizzare vivendolo nei nostri sogni. Come ha raccontato in una intervista sull’ultimo numero della rivista Glamour: “Senza la fantasia non si va da nessuna parte. Perciò prima di viaggiare dobbiamo caricare il nostro immaginario: con le descrizioni di chi ci ha preceduto nei posti che sogniamo, leggendo romanzi ma anche fumetti, con le immagini dei film” e “posando lo sguardo su qualunque cosa sia fuori dal display della macchina fotografica”.

E voi come lo intendete il viaggio? 

 

Apre oggi il Trastevere Noir Festival: tanti gli ospiti, a partire da Lucarelli

di Maria Cristina Tora

Il velo del mistero avvolgerà per tre giorni Trastevere, a partire da oggi, con il Trastevere Noir Festival. Manifestazione che giunge quest’anno alla seconda edizione, sempre con l’obiettivo di promuovere gli aspetti più originali della letteratura, della fiction e della real tv appartenenti al genere. Tanti i titoli di punta del panorama italiano da leggere e da vedere, alcuni dei quali ispirati alla cruda realtà che a volte, purtroppo un po’ spesso negli ultimi tempi nel nostro Paese, ha superato la fantasia più macabra: vedi ad esempio il duplice omicidio commesso da Erika e Omar oppure il mostro di Firenze. Continua a leggere

On the road, il romanzo cult diventa un film

di Valeria Mencarelli

Sono passati ben 53 anni da quando On the raod venne pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti, 53 anni in cui il romanzo di Jack Kerouac è cresciuto, è stato letto e riletto centinaia di volte, ha segnato diverse generazioni e soprattutto ne ha identificata una: la beat generation. Forse è stata la sua definizione a romanzo cult ad aver spaventato i produttori cinematografici sempre restii a trasformare la sua storia in immagini. Fatto sta che ci voleva uno come Francis Ford Coppola a dare il via alla preproduzione di uno di quei progetti di cui, siamo sicuri, sentiremo parlare a lungo. Continua a leggere

Piccolo e indipendente: è l’editore di Culture Pop

di Maria Cristina Tora

Forse farà parte degli inflazionati 30mila eventi che ogni anno in Italia si propongono di fare cultura o semicultura, come preferisce chiamarla il giornalista e critico letterario Filippo La Porta nell’interessante spunto di riflessione sul concetto odierno di cultura oggi, offerto sulla rivista on line Origine, scritture in movimento. Ma Culture Pop, il festival di editoria indipendente che si è svolto a Cisterna di Latina dal 20 al 23 maggio ha dimostrato di avere una marcia in più: esaltare i produttori di cultura di dimensioni medio piccole e, soprattutto, indipendenti per dimostrare che la cultura che esce dalle stamperie delle cosiddette major non è certamente migliore delle etichette emergenti. Anzi. Continua a leggere