Archivi categoria: Cinema

Dal 29 ottobre al cinema Gérard Depardieu sarà Mammuth

di Maria Cristina Tora

Esce venerdì in tutte le sale italiane, distribuito da Fandango, il film Mammuth con Gérard Depardieu e Yolande Moreau: la nuova geniale commedia on the road diretta dai registi di Louise Michel, Benoît Delépine e Gustave Kervern, e in concorso al 60esimo Festival di Berlino. Una commedia francese che ha come protagonista un Gérard Depardieu nei panni del sessantenne Serge Pilardosse che, il giorno dopo che ha deciso di andare in pensione dopo una lunga vita da lavoratore modello (non ha mai fatto un giorno d’assenza) grazie a sua moglie si rende conto che molti datori di lavoro hanno “dimenticato” di versargli i contributi. L’unica soluzione per godersi la meritata pensione è quella di far visita a tutti i vecchi datori di lavoro e chiedere le dichiarazioni mancanti. Salta così in sella alla sua vecchia moto degli anni ’70 da cui prende il suo soprannome, una Mammuth, per compiere questo lungo viaggio intorno al mondo della burocrazia. E non solo. Continua a leggere

Cresce l’attesa per il documentario premio Oscar The Cove, in dvd e su Current tv da settembre

di Maria Cristina Tora

La prassi vorrebbe che un film, specialmente se premiato con l’Oscar, prima esca nelle sale cinematografiche, poi in home video e poi in tv. Ma non sempre è così in Italia. L’esempio è dato dal film The Cove. Premiato con oltre quarantacinque riconoscimenti internazionali tra cui l’Oscar 2010 come miglior documentario e il premio del pubblico all’ultimo Sundance Film Festival, in Italia – come riporta l’Ansa – ancora non riesce a trovare un circuito disposto a distribuirlo. Così il pubblico interessato dovrà aspettare settembre, quando questa splendida inchiesta sulla mattanza dei delfini in Giappone uscirà nel dvd di Feltrinelli Real Cinema e in anteprima su Current tv. Continua a leggere

Apre oggi il Trastevere Noir Festival: tanti gli ospiti, a partire da Lucarelli

di Maria Cristina Tora

Il velo del mistero avvolgerà per tre giorni Trastevere, a partire da oggi, con il Trastevere Noir Festival. Manifestazione che giunge quest’anno alla seconda edizione, sempre con l’obiettivo di promuovere gli aspetti più originali della letteratura, della fiction e della real tv appartenenti al genere. Tanti i titoli di punta del panorama italiano da leggere e da vedere, alcuni dei quali ispirati alla cruda realtà che a volte, purtroppo un po’ spesso negli ultimi tempi nel nostro Paese, ha superato la fantasia più macabra: vedi ad esempio il duplice omicidio commesso da Erika e Omar oppure il mostro di Firenze. Continua a leggere

This must be the place: debutto americano per Sorrentino, sperando che non imiti Muccino

di Valeria Mencarelli

Va detto che Paolo Sorrentino ci ha abituati davvero troppo bene. Il regista napoletano ha sfornato uno dietro l’altro i migliori film di cui il cinema italiano del nuovo millennio possa vantarsi e ora è pronto a fare il grande salto oltreoceano con il suo primo film in lingua inglese, coprodotto dalla Indago Film e dalla Lucky Red. This must be the place, questo il titolo della pellicola, inizierà le riprese il prossimo agosto nelle atmosfere gotiche di Dublino, per trasferirsi poi nel Michigan degli Stati Uniti. Come da accordi presi con l’attore protagonista: Sean Penn. Continua a leggere

On the road, il romanzo cult diventa un film

di Valeria Mencarelli

Sono passati ben 53 anni da quando On the raod venne pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti, 53 anni in cui il romanzo di Jack Kerouac è cresciuto, è stato letto e riletto centinaia di volte, ha segnato diverse generazioni e soprattutto ne ha identificata una: la beat generation. Forse è stata la sua definizione a romanzo cult ad aver spaventato i produttori cinematografici sempre restii a trasformare la sua storia in immagini. Fatto sta che ci voleva uno come Francis Ford Coppola a dare il via alla preproduzione di uno di quei progetti di cui, siamo sicuri, sentiremo parlare a lungo. Continua a leggere

Corti in prima visione al festival del cinema breve Arcipelago

di Maria Cristina Tora

Dal 18 al 24 giugno Roma celebra il cinema breve con Arcipelago – Festival Internazionale dei cortometraggi e nuove immagini. Giunto alla diciottesima edizione, è promosso dall’Associazione culturale 3E-medi@, si svolge nel Multisala Intrastevere ed è nato nel 1992, con l’obiettivo di ricercare e recepire a livello internazionale le spinte più originali e i linguaggi più innovativi che si agitano all’interno dei formati audiovisivi fuori standard. A cominciare dai cortometraggi fino alle opere che appartengono al nuovo dominio digitale, agli sconfinati paesaggi immateriali del Web. E a proposito della sua connotazione internazionale, la manifestazione – che ogni anno riscuote un buon successo di critica e di pubblico – riserva una particolare attenzione al materiale artistico che viene sfornato nei vari angoli d’Europa. Area geografica di cui Arcipelago vuole testimoniare i sussulti e registrare i cambiamenti, ragionando sulle diversità creative e produttive, e disegnando una mappa il più possibile aggiornata sulle nuove tendenze e sulle attività indipendenti, marginali, sperimentali. Continua a leggere

Ecco perché Elio Germano è il migliore attore

di Maria Cristina Tora

Finalmente sono riuscita ad andare a vedere La nostra vita, il film di Daniele Luchetti con protagonista Elio Germano, attualmente (consentitemelo) il migliore attore che il nostro Paese possa vantare. Un talento che quest’anno è stato riconosciuto anche a Cannes, davanti a tutto lo star system cinematografico mondiale. E se anche i “cugini” francesi hanno dovuto alzare le mani di fronte a tanta bravura, forse un motivo c’è davvero: il suo Claudio, giovane muratore e padre di famiglia in crisi, è reale. Quasi documentaristico. Continua a leggere

Essere registi in Iran: Jafar Panahi

di Valeria Mencarelli

Forse non tutti riusciranno ad associare un viso al nome di Jafar Panahi, ma tutti dovremmo conoscere la sua storia. E invece il festival di Cannes finisce e si lascia dietro solo le solite polemiche, gli inutili sfarzi e qualche dichiarazione a sorpresa. Nulla in contrario al bravissimo e premiato Elio Germano, fiore all’occhiello della generazione attuale di attori italiana, che spezza una lancia a favore di noi italiani “che cerchiano di rendere l’Italia un posto migliore nonostante la sua classe dirigente” e crea scalpore. Ma l’unica che si è ricordata di menzionare il regista iraniano e la sua ingiusta prigionia è stata l’attrice Juliette Binoche. Continua a leggere