A Torino due intense serate in…Prospettiva

di Maria Cristina Tora

Stasera e domani andranno in scena a Torino, nell’ambito del festival ideato da Mario Martone e Fabrizio Arcuri e organizzato dalla Fondazione Teatro Stabile di Torino  Prospettiva2 – Le dinamiche del doppio, due spettacoli capaci di sfiorare il lato più estremo del loro genere di appartenenza: Il ritorno di Hula Doll e Versus. Anche se, è davvero difficile parlare di generi di appartenenza, se si considerano i rispettivi autori.

Nato da un’idea di Nicola Danesi de Luca e Jacopo Fulgi, e interpretato dalla Compagnia Tony Clifton Circus, Il ritorno di Hula Doll, in scena al Teatro Gobetti alle ore 20:00 di stasera, è uno spettacolo di comicità estrema o meglio di estremismo comico, in bilico tra il nonsense e la performance provocatoria. In scena due clowns acidi, un musicista, un traduttore e un mucchio di oggetti si abbandonano alle loro fantasie ludiche non meno che al loro istinto nero. Ne viene fuori un disordinato mosaico di libertà e frustrazione, risate viscerali e pugni allo stomaco, poesia tramutata in sangue e stupidità estremizzata fino a divenire pensiero. Lo spettacolo si snoda attraverso provocazioni verbali e azioni apparentemente assurde con lo scopo di creare una situazione progressivamente sempre più disarmante e iper reale, tanto da poter indurre nel pubblico uno stato di coinvolgimento tale da fargli credere che tutto, nel teatro come nella vita, è possibile. Il ritorno di Hula Doll è uno spettacolo di difficile catalogazione, la sua comicità vuole essere spazzatura, la sua drammaticità sfiora la pornografia intellettuale. Il tutto sulle note delle musiche di Enzo Palazzoni.

La stessa sera, al Cavallerizza Reale Maneggio andrà in scena anche A life in three acts diretto da Mark Ravenhill e interpretato da Bette Bourne.

Vincitore del premio Fringe al Festival di Edimburgo e del premio Herald Archangel, A Life in Three Acts è la storia di Bette Bourne, famoso performer e figura chiave del movimento di liberazione gay del dopoguerra. Vivo ed esaltante, il lavoro è l’adattamento di alcune conversazioni private tra Bourne e il drammaturgo Mark Ravenhill. Presentato come monologo da Bourne, il racconto segue la sua infanzia nel dopoguerra, la vita nella “Comune” di drag a Notting Hill negli anni Settanta, il suo ruolo seminale nella nascita del Gay Liberation Front in Gran Bretagna, della compagnia teatrale gay BLOOLIPS famosa in tutto il mondo e molto altro ancora. La performance è eccezionalmente onesta, emozionante, spiritosa ed è una commovente celebrazione dell’emancipazione.

Giovedì alle 21:30 invece, sempre presso  la Cavallerizza Reale Maneggio, farà il suo debutto in Prima nazionale Versus. Spettacolo nato da un’idea del suo stesso regista, Rodrigo Garcia. La descrizione più efficace per descrivere i testi del regista argentino Rodrigo García è che “esplodono come bombe”. Regista iconoclasta, videomaker e performer, García ha da tempo raggiunto una fama internazionale, che lo ha portato ad esibirsi in tutto il mondo e a conquistare nel 2009 il Europe Theatre Prize nella categoria “Nuove Realtà Teatrali”. I suoi spettacoli, realizzati con la compagnia Carnicería Teatro, consolidano di volta in volta un linguaggio teatrale sorprendente, dove i corpi costruiscono/demoliscono i nuovi rituali del quotidiano.

Presentato durante l’ultimo Festival d’Automne di Parigi e interpretato da Patricia Álvarez, Rubén Escamilla, Juan Loriente, Nuria Lloansi, Isabel Ojeda, David Pino, Daniel Romero, Víctor Vallejo e Ike Wahl, Versus si apre su di un palcoscenico dove troneggia una pila di libri a pezzi e dove uno schermo sputa fuori immagini casuali, anticipando quella sorta di flusso di coscienza che attraverserà l’intero spettacolo. Si inizierà parlando di pizza e calcio e si finirà per trattare gli aspetti più tragici della Storia, attaccando tutte le ossessioni contemporanee, dalla presenza schiacciante di immagini alla massificazione dei corpi, per arrivare fino alla consunzione dei simboli di massa.

Sempre giovedì sera, per gli appassionati di manga giapponesi invece potrà essere interessante vedere, presso il Teatro Gobetti, Ecce Robot!: la ricostruzione teatrale di Daniele Timpano dell’invasione di Mazinga, Goldrake e i loro galattici “colleghi” sugli schermi pubblici e privati italiani dal 1978 al 1990.

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